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.#riflessioni
Quando arriva quel momento di dolore,
quell'ansia che ti fa mancare la terra sotto i piedi,
un vuoto dell'anima nero e assoluto io,
cerco di elaborarlo.
E riempio la mente di tante cose,
pensieri e ricordi belli..
Poi scendo al mare e gli racconto come mi sento,
un dialogo muto ma carico e pieno.
Guardo il mio bicchiere mezzo vuoto e non mi fa tenerezza, né tento di riempirlo.
La notte cerco il riposo, ma non sempre lo trovo e allora immagino di scrivere, sperando di ritrovare quei concetti il giorno seguente, ma nulla..
Ho capito che quei momenti "no" devo farli accomodare dentro, porgergli una sedia e aspettare che varchino l'uscio per andarsene di loro sponte.
Poi penso alla bambina che ero, mi fa tenerezza,
ricordo che mi sentivo sola,
anche giocando con gli altri.
Non ero triste ma non mi divertivo ed
è cosí sono rimasta dentro,
non sono cresciuta.
È solo delusa, perché la sua idea di felicità si allontana sempre di più,
smarrendola sulla strada della vita.
Poi la rincuoro,
dicendole che ormai siamo diventate grandi,
abbiamo imparato tanto, dato ancora di più
e la felicità non è così inarrivabile,
come crediamo.
Allora improvvisamente il vuoto si riempie,
il dolore la solitudine,
vanno via e
ritorna la voglia di credere,
di sperare e progettare.
Allora scrivo e mi vedo piena di nuova energia e consapevolezza..
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Sei luce in questa Giara un pò depressa e dimenticata...
Sei colore Carmen e cerchi di donare i tuoi colori a tutti con la testa la penna ed il cuore. Io ormai partecipo ai tuoi momenti e ne traggo grande giovamento...Che poi traspare in tutte le nostre 210 poesie che abbiamo scritto insieme....
Anche nei momenti più tristi vedi e fai sempre vedere la lucina azzurra in fondo al tunnel.
Sei scrittrice sopraffina come si vede chiaramente dal costante successo del tuo libro "La scala di seta"...Ma io mi sento complice soddisfatto della tua maturazione di poetessa che ti aiuta a comunicare ed a far condividere così bene tutti gli attimi della tua vita....Un abbraccio forte ed il ringraziamento totale per quel "esserci" sempre.
Edited by Gigggi - 14/3/2023, 09:32. -
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Caro, caro Auro alias Gigggi sei sempre paterno, amico e mio indefesso sostenitore. Grazie, solo chi ci stima veramente può pensare e credere in noi..Come fai da sempre tu e ora, anche la carissima Giovanna♡.Grazie!♡ . -
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La Giara non è dimenticata vive sempre in ognuno, forse in modo diverso ma vive.
Il suo compito continua nel personale mondo che ognuno ha costruito nel proprio io, in fondo questo era il suo scopo... far riappropriare l'anima delle espressioni intime.
Anche divergere rappresenta un modus vivendi e nessuno può dire che la via che percorre gli appartenga.
Le strade sono infinite e vanno percorse. Eppure bisogna sempre avere un inizio e se la Giara ha voluto essere un inizio allora il compito non era sbagliato.
Questi sentieri allontanano o riavvicinano, nessuno di noi può saperlo, ne immaginarlo.
L'importante è trovare quella chiave che apre la porta della personale via da percorrere.
La passione, la fierezza dell'esistere a volte si scontrano anche in modo rude e questo fa parte dell'essenza umana.
Ciascuno poi realizza un sentire che aggrada e appaga la propria anima.
Io avevo un mondo che idealizzavo, probabilmente erravo anche senza volerlo.
Errare? Già errare visto anche nel senso di "vagabondare" nell'universo più consono a chi siamo o a chi vorremmo essere.
Tutto noi che siam passati nella Giara forse "erravamo" in universi distinti e condivisi.
Non spaventiamoci se la condivisione par non esistere più.
L'universo non è statico, il suo espandersi avviene in modi oscuri, basti pensare che recentemente la scoperta della "Materia Oscura" che compone l'universo stesso sta cambiando ogni veduta. E questa materia pare che componga il 95% di tutto lo scibile dell'universo.
Nessuno sa dove arriverà a espandersi la materia, nessuno.
E vorremmo noi capire i moti dell'animo umano?
Impossibile.
Odio, Amore, il contrario principe di ogni cosa non può essere cancellato, esso è ogni cosa nell'universo, a partire dalla composizione chimica.
Il singolo in qualche modo, quel singolo partecipante alla Giara ha trovato il suo universo, seppur attraverso sentieri impervi e non facili e forse ancora la verità dobbiamo tutti scorgerla.
Noi siamo rette parallele che non si incontrano mai ma che si sfiorano nel loro correre all'infinito e da queste rette noi sbirciamo le altre e ne condividiamo per tratti coloro che in quel momento stanno percorrendo quella retta stessa.
Il paradosso di questo parallelismo è l'incrociarsi delle rette stesse. Quell'incrocio è solo illusione indotta.
La vita umana è unica e il suo percorso straordinariamente singolo e solitario. Siamo unici nella nascita e unici nella morte,
Soli in ogni estensione dell'esistenza e quel parallelo che pare incrociarsi è solo la conferma dell'unicità.
La Giara vive dove vive il pensiero e nel pensiero diviene unica in ognuno che la raffigura.
Percorrete la vostra "retta" via e quando penserete alla vostra solitudine qualcuno la starà condividendo in altre dimensioni, in altri spazi, in altre rette che corrono nell'inimmaginabile ragione dell'universo.. -
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La "geometria" di Gian rasenta la perfezione delle forme trasformandole in sostanze . -
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Giancarlo condivido e confermo quello che hai scritto, ma resta il fatto che certe Anime non respirano più come prima, non parlano più tra di loro e questa non è questione né di geometria, né di astronomia. Cambiano le persone.Anche la Giara.. . -
+1 .
E infatti questo ho scritto nei primi righi del mio intervento e nessuno ne ha colpa è solo la naturale corsa della vita. Non dobbiamo meravigliarci se l'universo è nascita evoluzione e fine così siamo noi e se vogliamo la fine la possiamo trasformare in "evoluzione e trasformazione". .
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